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"Fragments too raw to fit — so they live here"
Qui non troverai capitoli ordinati né trame risolte. Solo frammenti — pensieri caduti durante la marcia, parole scartate dai romanzi perché troppo instabili, troppo autentiche, troppo... vere.
O solo imprecazioni che, in quel momento, non avevano un destinatario. Alcune frasi sono nate da sogni interrotti, altre sono sopravvissute a notti insonni e censure interiori. Le ho lasciate qui a germogliare.
Alcune moriranno nell’ombra, altre forse cresceranno a dismisura, diventando un racconto, un libro. O una semplice scheggia da tenere nel cuore.
Questo è un giardino strano. Irregolare. Non ci sono percorsi guidati. Solo semi gettati nella terra scura dell’inconscio. Alcuni germogliano. Altri cadono nel vuoto. Altri ancora marciscono nel silenzio.
Sono frasi nate durante la battaglia della scrittura — scartate perché troppo fragili, troppo vere, o semplicemente troppo “loro” per restare. Alcune sono venute all’alba. Altre tra sogni interrotti. Certe non ricordo nemmeno di averle scritte.
Qui non c’è né ordine né logica.
Ma sepolta in una frase potresti trovare un’eco dei tuoi stessi pensieri.
Ogni frase non scritta è un gesto che non ho avuto il coraggio di compiere.
La pagina bianca non è mai vuota. È solo piena di tutto ciò che ancora non ho osato dire.
Mi svegliai con una certezza: qualcosa in me si era rotto. Ma per fortuna, non avevo nessuna intenzione di aggiustarlo..
Il silenzio è il vero assassino. Le parole fanno solo da becchini
“Scrivo per quelli che hanno smesso di aspettare risposte, ma non hanno mai smesso di fare domande.”
Scrivere è stato il mio modo per non urlare. O forse, per urlare senza farmi cacciare via.
Alcune verità non chiedono di essere ascoltate: bussano alla porta come fantasmi, e tu puoi solo scriverle.
Non per capirle, ma per sopravvivere al loro sguardo.
Ci sono pensieri che non mi appartengono più, ma tornano — come amanti crudeli — solo per ricordarmi chi sono stato.
Scrivo per chi non è mai stato invitato alla festa. Per chi ascolta dalla soglia, in silenzio.
Ho visto la verità. Era stanca, spettinata e rideva di me… mi ha fatto troppo incazzare.
La follia non è perdere il senno.
È guardare quello che gli altri non vogliono vedere..
C'è un confine sottile tra visione e delirio.
Io ci sono entrato come un clandestino e ci vivo dentro, senza alcun visto.
Ho dormito in una frase per trent’anni. Poi qualcuno l’ha letta, e mi sono svegliato.
Un giorno scriverò un libro così vero che smetterà da solo di essere finzione..
Come avevo premesso … Qui non c'è ordine, ne logica!
Scrivere è come infilare le mani nella terra ancora calda di un cimitero. Cerchi qualcosa che non hai mai sepolto, ma che continua a parlarti da sotto. Le parole vengono da lì — dai corpi non reclamati della memoria, dai sogni abortiti, dai rimpianti che nessuno ha voluto guardare in faccia. Chi scrive non crea: riesuma.
Pensieri Sfusi in Saldo
“Le regole non contano quando il gioco è la vita stessa.”
“Non mi fido di me stesso senza le mie paure.”
“La città pulsava di segreti. Io ero solo uno in più.”
“Ogni luce una storia, ogni ombra un segreto.”
“Sono caduto per trovare libertà. E nella morte, ho trovato pace.”
“Le sue parole erano dardi. E io ero stanco di schivare.”
“Un amore breve può lasciare cicatrici eterne.”
“Sono solo un patetico stronzo, travestito da uomo risolto.”
“Ho baciato donne che non ricordo per dimenticare quella che non riesco a smettere di amare.”
“Lei non era solo un amore: era una dimensione. Da quando se n’è andata, rincorro il suo spettro in ogni volto, in ogni letto, in ogni respiro trattenuto. Ogni donna che ho avuto è stata un tentativo — a volte disperato, a volte patetico — di rivivere ciò che è morto con lei. Ma il passato non torna. E l’amore, quando lo perdi così, ti resta addosso come un vizio.”
Pensieri
“Scrivo per quelli che hanno smesso di aspettare risposte, ma non hanno mai smesso di fare domande.”
“Ci sono notti in cui l’unica compagnia è il rumore del pensiero che striscia per la stanza.”
“Se cerchi conforto, sbagli luogo. Qui si viene per guardarsi dentro, anche quando fa male.”
“Ogni parola che ho scritto è un errore che mi ha insegnato a sanguinare con dignità.”
“La solitudine non è assenza di compagnia. È il prezzo da pagare per non mentire a se stessi.”
“I miei libri sono carcasse di sogni, impilate l’una sull’altra per costruire un ponte verso l’inferno.”
“In ogni racconto che ho lasciato a metà c’è una parte di me che non ha avuto il coraggio di concludersi.”
“Il vento mi avvolse come un amante geloso mentre precipitavo. Ogni luce della città si spegneva nella foschia della notte, ogni ricordo si disfaceva nel vuoto.
Marta era la mia salvezza e la mia condanna.
E mentre cadevamo insieme, capii che la vera libertà nasce nel momento esatto in cui accetti di perdere ogni controllo.”
A diciott’anni pensavo di essere un genio destinato a riscrivere la storia.
A trenta ero un uomo brillante, solo con qualche lacuna da colmare… niente che qualche libro non potesse sistemare.
A quarant’anni sapevo di valere, ma intanto imparavo ad abbassare la testa quando serviva.
A cinquanta ho capito che il mondo non lo cambio, e che metà delle cose che so sono sbagliate.
Oggi ho capito che: non so niente, e il mondo mi ha cambiato così tanto che a volte faccio fatica a riconoscermi.
Ma almeno ora so ridere. Anche se spesso è di me stesso. e fanculo al mondo!
A volte Dio tace. Altre volte, urla con la tua voce.
Nella mia isola, le ferite non guariscono. Diventano fiori.
“Scrivere non è un atto di creazione. È disseppellire.”
“Il mio silenzio fa più rumore di mille voci.”.